Vorrei sentire la tua voce gridare, tentare, sbagliare…

“Era un ragazzo di così buona famiglia”, si sente dire con sottofondo di campane a morto. A volte anche dalla famiglie migliori vengono fuori individui legati indissolubilmente a un’idea, per la quale sono pronti a gridare, tentare e sbagliare a prescindere. Le famiglie migliori, anzi, sono proprio quelle che pompano nel cuore della nostra società, svuotata e rassegnata, i loro figli cresciuti così. In ogni ambito, i gendarmi del quieto vivere allungano sempre più i tentacoli della repressione. La curva Maratona conta ormai decine di diffidati per motivi (motivi?) incomprensibili, al di là di ogni logica e giustizia: ce n’è per chi ha cercato di afferrare la maglietta di un giocatore a fine partita, per chi ha acceso una torcia lontanissimo dallo stadio, per chi si è attardato a fare quattro chiacchere tra i tornelli e gli ingressi, per chi è stato “visto” in una zona dove non avrebbe dovuto essere (tanto, 50 metri più in qua o più in là significano solo due anni di firma ogni domenica). Il continuo inasprimento delle leggi sulla violenza nel calcio ha appiattito ogni differenza tra ultras e semplice tifoso. L’Athletic Daspo granata è formato da ultras che orgogliosamente rivendicano le loro azioni e le loro turbolenze, ma anche da una notevole quantità di tifosi che – da un giorno all’altro – si è trovata sbattuta in un labirinto di denunce, interrogatori, avvocati, aule di tribunale. La fede comune di tutte queste persone è il Toro; la famiglia comune di tutte queste persone è la Maratona.
…Non sopporto più di vederti morire ogni giorno, innocuo e banale
Hanno tentato di accedere al settore ospiti dello stadio Dall’Ara, per assistere a Bologna-Parma, senza la necessaria tessera del tifoso. I sostenitori gialloblù, in tutto una quarantina, sono stati identificati e respinti ieri pomeriggio dalla polizia di Bologna, che avvierà accertamenti anche sugli esercenti che hanno venduto i biglietti in maniera irregolare.
I tifosi bloccati dagli agenti prima della partita sono stati in tutto 41, 38 dei quali in possesso del biglietto: 37 lo avevano acquistato in ricevitorie di Parma e provincia, uno l'aveva comprato on-line in una ricevitoria di Trento. Gli altri tre tifosi fermati erano invece senza biglietto, oltre che sprovvisti della tessera. L’intero gruppo è stato accompagnato alle rispettive auto, che sono state poi scortate fino al casello autostradale della A1, in direzione Parma. La Digos, precisa la Questura, farà ulteriori accertamenti sulle ricevitorie, che avrebbero emesso i biglietti per la partita senza richiedere agli acquirenti la tessera del tifoso.
ANSA, 23 gennaio
Etichette:
Visit the Site
Athletic Daspo (A.D.) 2009, athleticdaspo@gmail.com; Tutto il materiale inserito è liberamente distribuibile se non modificato e se gentilmente citata la fonte.