Vorrei sentire la tua voce gridare, tentare, sbagliare…

“Era un ragazzo di così buona famiglia”, si sente dire con sottofondo di campane a morto. A volte anche dalla famiglie migliori vengono fuori individui legati indissolubilmente a un’idea, per la quale sono pronti a gridare, tentare e sbagliare a prescindere. Le famiglie migliori, anzi, sono proprio quelle che pompano nel cuore della nostra società, svuotata e rassegnata, i loro figli cresciuti così. In ogni ambito, i gendarmi del quieto vivere allungano sempre più i tentacoli della repressione. La curva Maratona conta ormai decine di diffidati per motivi (motivi?) incomprensibili, al di là di ogni logica e giustizia: ce n’è per chi ha cercato di afferrare la maglietta di un giocatore a fine partita, per chi ha acceso una torcia lontanissimo dallo stadio, per chi si è attardato a fare quattro chiacchere tra i tornelli e gli ingressi, per chi è stato “visto” in una zona dove non avrebbe dovuto essere (tanto, 50 metri più in qua o più in là significano solo due anni di firma ogni domenica). Il continuo inasprimento delle leggi sulla violenza nel calcio ha appiattito ogni differenza tra ultras e semplice tifoso. L’Athletic Daspo granata è formato da ultras che orgogliosamente rivendicano le loro azioni e le loro turbolenze, ma anche da una notevole quantità di tifosi che – da un giorno all’altro – si è trovata sbattuta in un labirinto di denunce, interrogatori, avvocati, aule di tribunale. La fede comune di tutte queste persone è il Toro; la famiglia comune di tutte queste persone è la Maratona.
…Non sopporto più di vederti morire ogni giorno, innocuo e banale
Un tifoso del Genoa si trova ricoverato all'ospedale in gravi condizioni, a Milano, al seguito di uno scontro con un agente di polizia, durante una colluttazione avvenuta mentre il giovane dava in escandescenze contro i poliziotti. Il tifoso è attualmente ricoverato al Policlinico in prognosi riservata.

Il giovane rimasto ferito si chiama Massimo M., e ha 38 anni. È stato trasportato dal 118 in codice rosso e al momento le sue condizioni, gravi al momento del soccorso, non sono note. Secondo la ricostruzione dell'accaduto fornita dalla questura il tifoso ha battuto la testa durante una colluttazione con un agente di Polizia che cercava di riportarlo alla calma durante un controllo.

Stando alla ricostruzione fornita dalla polizia tutto sarebbe avvenuto intorno alle 20.15 al varco 9 dello stadio. Secondo quanto fa sapere la Questura, l'uomo si sarebbe presentato ubriaco al cancello di San Siro, dove si è svolta la partita Inter-Genoa di Coppa Italia, e ha rifiutato l'identificazione da parte degli agenti della mobile. Accompagnato al posto di polizia, ha dato in escandescenze ed è caduto a terra insieme all'agente che lo stava trattenendo. Il 39enne ha battuto la testa ed è stato quindi portato in ospedale.

La Stampa, 19 gennaio
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