Grazie alla collaborazione coi ragazzi del CCTC (Centro Coordinamento Toro Club) presentiamo il protocollo d’intesa che la FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio) avrebbe voluto concludere con la FISSC (Federazione Italiana Sostenitori Squadre Calcio).
Il testo è stato elaborato dal presidente della FISSC (coordinamento Roma) e dai segretari della stessa (coordinamenti Milan e Inter), insieme alla FIGC, nel corso del 2008 ed è stato condiviso con gli altri coordinamenti ad inizio novembre.
Il 25 novembre 2008 i rappresentanti del Coordinamento Toro Club sono andati ad Empoli per presentare le loro osservazioni e un testo emendato che fosse meno lesivo della dignità della FISSC.
In quella sede hanno esposto il loro punto di vista e consegnato a tutti i rappresentanti dei coordinamenti le loro osservazioni e un nuovo testo. Si sono sentiti controbattere che al testo sarebbe stato possibile, al massimo, “spostare qualche virgola” (testuali parole) dopo di che se ne sono andati sbattendo la porta e uscendo dalla FISSC (in proposito, il giorno dopo hanno anche emanato un comunicato inoltrato a varie testate giornalistiche).
Al momento, nessun altro coordinamento si era messo di traverso. Qualche settimana fa, tuttavia, si è appreso che il testo, sulla scorta della discussione nata dalla fuoriuscita del nostro Coordinamento, non era stato firmato e che la FISSC aveva tolto il proprio appoggio alla carta del tifoso nella forma prevista dal ministero dell’interno (va ricordato che Milan e Inter dispongono già della carta del tifoso, in una forma molto simile a quella fortemente sponsorizzata dal governo).
Di seguito troverete la premessa e gli articoli che la FIGC avrebbe voluto condividere con la FISSC, mentre in corsivo noterete le osservazioni a margine elaborate dal Coordinamento dei Toro Club.
- La FISSC è una associazione senza scopo di lucro a carattere culturale e sportivo la quale si propone fra l’altro di promuovere, organizzare e sviluppare l’attività, il prestigio e la funzionalità sociale delle organizzazioni di tifosi presenti nel territorio italiano;
Al fine di favorire un regolare, legittimo e pacifico svolgimento dell’attività di supporto all’attività sportiva del giuoco del calcio ed allo stesso tempo salvaguardare il rispetto dell’ordine pubblico e delle prerogative costituzionali assicurate ai cittadini nell’ambito delle manifestazioni sportive, la FIGC, anche di concerto con la FISSC, intende sviluppare linee di principio e codici di comportamento che disciplinino l’attività delle organizzazioni delle tifoserie;
Un Organo come la FIGC non può stabilire un “codice di comportamento” per soggetti, quali i tifosi calcio, che NON siano né tesserati FIGC, né dipendenti della stessa. Detti tifosi sono altresì soggetti esterni ed indipendenti alla FIGC stessa. Inaccettabile è poi che la FISSC possa essere in qualche modo ricondotta alla elaborazione di simili documenti. Sarebbe gravissimo che fosse la FISSC, riconoscendo tali “codici” a diventare il mezzo per vincolare i propri associati al rispetto degli stessi.
Premesso quanto sopra, le Parti come sopra indicate, convengono quanto segue:
Articolo 1
Le premesse sono parte sostanziale del presente accordo essendo quivi da intendersi espressamente richiamate.
Articolo 2
La FISSC si impegna ad adeguare il proprio Statuto nel caso dovessero essere apportate modifiche allo Statuto, alla NOIF e alle altre norme che regolamentano l’attività della FIGC e di ogni sua articolazione anche in caso ed in conseguenza di modifiche da questa apportate.
Un impegno di questo genere cancella completamente ogni forma di autonomia e indipendenza della FISSC, andando a sancire la dipendenza totale del testo fondamentale della stessa FISSC (il proprio statuto) a quanto stabilito da un organo esterno, la FIGC, del quale la stessa FISSC diventerebbe, contestualmente alla firma del presente protocollo d’intesa, una mera appendice.
Una scelta di questo genere rappresenterebbe la morte giuridica dell’Organo di rappresentanza dei coordinamenti.
Gli adeguamenti devono essere frutto della volontà degli associati FISSC, pertanto è necessario che sia la stessa Assemblea a discuterne la validità e approvarli qualora vi si riconoscesse.
Articolo 3
La FISSC si impegna a collaborare con la FIGC per una concreta ed efficace attuazione delle iniziative da quest’ultima adottate al fine di combattere e prevenire ogni forma di violenza dentro e fuori gli stadi in occasione di manifestazioni sportive intraprese nel mondo del calcio.
In questo articolo si palesa una disponibilità incondizionata e vincolante collaborare con iniziative poste in essere da un soggetto esterno, senza riservarsi alcuna possibilità di astenersene iniziare un confronto.
Si ritiene necessario che, prima di impegnarsi a collaborare in una certa, particolare attività, questa debba essere presentata alla FISSC, debba essere discussa in Assemblea e che sia la stessa Assemblea a deliberare sull’opportunità di collaborare, di non esprimersi o di opporsi.
Articolo 4
La FISSC si impegna a collaborare con la FIGC per diffondere e migliorare l’utilizzo di ogni forma d’orientamento e controllo della tifoseria negli stadi di calcio, come nel caso di forme di attestazione personale e fidelizzazione del tifoso.
Riteniamo che il controllo dei tifosi non sia riconducibile, in alcuna forma, a nessuna delle attività che la FISSC debba porre in essere. Inoltre non è tollerabile una accettazione preventiva e incondizionata di una forma di “schedatura” qual è la carta del tifoso, qui PUERILMENTE MASCHERATA con la definizione “forma di attestazione personale e fidelizzazione del tifoso”.
Articolo 5
La FISSC si impegna infine ad organizzare e programmare insieme alla FIGC ogni iniziativa educativa e culturale nella scuola, nelle società e nel mondo dello sport ispirata ai principi di agonismo sano e rispettoso dei cardini di libertà e tolleranza tra gli uomini, nel puntuale rispetto della Costituzione della Repubblica.
Anche in questo caso si ritiene necessario sgombrare il campo dalla possibilità che attività della FISSC possano essere, in qualsiasi modo, sfilate dalla espressione di volontà dell’Assemblea e assoggettate, in qualche modo, alla volontà di una entità esterna.
Pare assolutamente necessario richiamare l’attenzione della FIGC sulla assoluta disparità di trattamento che viene riservata ai tifosi di calcio rispetto ad ogni altra categoria di “spettatore” e sulla necessità di intervenire in questa direzione.
Articolo 6
La FIGC riconosce alla FISSC rappresentanza e cura degli interessi delle proprie articolazioni periferiche che organizzano le tifoserie delle squadre di calcio, in particolare professionistiche.
A tal riguardo la FIGC riconosce alla FISSC il ruolo di promuovere e presentare nelle sedi istituzionali federali ogni proposta che possa comunque contribuire alla attuazione delle finalità riportate nella Premessa e negli articoli di cui sopra.
Pare necessario esprimere già in sede di protocollo d’intesa la necessità di un riconoscimento paritario della FISSC da parte della FIGC. E’ inoltre necessario che la stessa FISSC sia riconosciuta non soltanto nel molto limitato contesto di questo protocollo, ma per tutto quanto concerne le problematiche dei tifosi in senso più ampio.
Articolo 7
Anche al fine di aggiornare, rivedere e migliorare le forme ed i contenuti di collaborazione per le finalità di cui agli articoli precedenti le parti si incontreranno almeno due volte l’anno. La FIGC si riserva, in occasioni di particolare urgenza, la facoltà di convocare la FISSC per assumere le conseguenti necessarie iniziative in merito.
Infine, anche in sede di aggiornamento o revisione, è necessario che la pari dignità dei due soggetti sia tutelata, pertanto il diritto di convocazione va attribuito ad entrambi i soggetti e le iniziative da porre in essere in caso di urgenza devono essere oggetto di confronto tra le parti e concordate, non “assunte” come indicato nel testo dell’articolo.
Il testo è stato elaborato dal presidente della FISSC (coordinamento Roma) e dai segretari della stessa (coordinamenti Milan e Inter), insieme alla FIGC, nel corso del 2008 ed è stato condiviso con gli altri coordinamenti ad inizio novembre.
Il 25 novembre 2008 i rappresentanti del Coordinamento Toro Club sono andati ad Empoli per presentare le loro osservazioni e un testo emendato che fosse meno lesivo della dignità della FISSC.
In quella sede hanno esposto il loro punto di vista e consegnato a tutti i rappresentanti dei coordinamenti le loro osservazioni e un nuovo testo. Si sono sentiti controbattere che al testo sarebbe stato possibile, al massimo, “spostare qualche virgola” (testuali parole) dopo di che se ne sono andati sbattendo la porta e uscendo dalla FISSC (in proposito, il giorno dopo hanno anche emanato un comunicato inoltrato a varie testate giornalistiche).
Al momento, nessun altro coordinamento si era messo di traverso. Qualche settimana fa, tuttavia, si è appreso che il testo, sulla scorta della discussione nata dalla fuoriuscita del nostro Coordinamento, non era stato firmato e che la FISSC aveva tolto il proprio appoggio alla carta del tifoso nella forma prevista dal ministero dell’interno (va ricordato che Milan e Inter dispongono già della carta del tifoso, in una forma molto simile a quella fortemente sponsorizzata dal governo).
Di seguito troverete la premessa e gli articoli che la FIGC avrebbe voluto condividere con la FISSC, mentre in corsivo noterete le osservazioni a margine elaborate dal Coordinamento dei Toro Club.
PROTOCOLLO D’INTESA
tra
La Federazione Italiana del Giuoco Calcio con sede in Roma alla via Allegri, 14 in persona del suo legale rappresentante e Presidente Dott. Giancarlo Abetee
La Federazione Italiana Sostenitori Squadre Calcio con sede in Milano in via Piccolomini, 5 rappresentata dal Presidente Dott. Francesco LotitoPremessa
- La FIGC è associazione riconosciuta con personalità giuridica di diritto privato avente lo scopo di promuovere e disciplinare l’attività del giuoco del calcio e gli aspetti ad essa connessi;- La FISSC è una associazione senza scopo di lucro a carattere culturale e sportivo la quale si propone fra l’altro di promuovere, organizzare e sviluppare l’attività, il prestigio e la funzionalità sociale delle organizzazioni di tifosi presenti nel territorio italiano;
Al fine di favorire un regolare, legittimo e pacifico svolgimento dell’attività di supporto all’attività sportiva del giuoco del calcio ed allo stesso tempo salvaguardare il rispetto dell’ordine pubblico e delle prerogative costituzionali assicurate ai cittadini nell’ambito delle manifestazioni sportive, la FIGC, anche di concerto con la FISSC, intende sviluppare linee di principio e codici di comportamento che disciplinino l’attività delle organizzazioni delle tifoserie;
Un Organo come la FIGC non può stabilire un “codice di comportamento” per soggetti, quali i tifosi calcio, che NON siano né tesserati FIGC, né dipendenti della stessa. Detti tifosi sono altresì soggetti esterni ed indipendenti alla FIGC stessa. Inaccettabile è poi che la FISSC possa essere in qualche modo ricondotta alla elaborazione di simili documenti. Sarebbe gravissimo che fosse la FISSC, riconoscendo tali “codici” a diventare il mezzo per vincolare i propri associati al rispetto degli stessi.
Premesso quanto sopra, le Parti come sopra indicate, convengono quanto segue:
Articolo 1
Le premesse sono parte sostanziale del presente accordo essendo quivi da intendersi espressamente richiamate.
Articolo 2
La FISSC si impegna ad adeguare il proprio Statuto nel caso dovessero essere apportate modifiche allo Statuto, alla NOIF e alle altre norme che regolamentano l’attività della FIGC e di ogni sua articolazione anche in caso ed in conseguenza di modifiche da questa apportate.
Un impegno di questo genere cancella completamente ogni forma di autonomia e indipendenza della FISSC, andando a sancire la dipendenza totale del testo fondamentale della stessa FISSC (il proprio statuto) a quanto stabilito da un organo esterno, la FIGC, del quale la stessa FISSC diventerebbe, contestualmente alla firma del presente protocollo d’intesa, una mera appendice.
Una scelta di questo genere rappresenterebbe la morte giuridica dell’Organo di rappresentanza dei coordinamenti.
Gli adeguamenti devono essere frutto della volontà degli associati FISSC, pertanto è necessario che sia la stessa Assemblea a discuterne la validità e approvarli qualora vi si riconoscesse.
Articolo 3
La FISSC si impegna a collaborare con la FIGC per una concreta ed efficace attuazione delle iniziative da quest’ultima adottate al fine di combattere e prevenire ogni forma di violenza dentro e fuori gli stadi in occasione di manifestazioni sportive intraprese nel mondo del calcio.
In questo articolo si palesa una disponibilità incondizionata e vincolante collaborare con iniziative poste in essere da un soggetto esterno, senza riservarsi alcuna possibilità di astenersene iniziare un confronto.
Si ritiene necessario che, prima di impegnarsi a collaborare in una certa, particolare attività, questa debba essere presentata alla FISSC, debba essere discussa in Assemblea e che sia la stessa Assemblea a deliberare sull’opportunità di collaborare, di non esprimersi o di opporsi.
Articolo 4
La FISSC si impegna a collaborare con la FIGC per diffondere e migliorare l’utilizzo di ogni forma d’orientamento e controllo della tifoseria negli stadi di calcio, come nel caso di forme di attestazione personale e fidelizzazione del tifoso.
Riteniamo che il controllo dei tifosi non sia riconducibile, in alcuna forma, a nessuna delle attività che la FISSC debba porre in essere. Inoltre non è tollerabile una accettazione preventiva e incondizionata di una forma di “schedatura” qual è la carta del tifoso, qui PUERILMENTE MASCHERATA con la definizione “forma di attestazione personale e fidelizzazione del tifoso”.
Articolo 5
La FISSC si impegna infine ad organizzare e programmare insieme alla FIGC ogni iniziativa educativa e culturale nella scuola, nelle società e nel mondo dello sport ispirata ai principi di agonismo sano e rispettoso dei cardini di libertà e tolleranza tra gli uomini, nel puntuale rispetto della Costituzione della Repubblica.
Anche in questo caso si ritiene necessario sgombrare il campo dalla possibilità che attività della FISSC possano essere, in qualsiasi modo, sfilate dalla espressione di volontà dell’Assemblea e assoggettate, in qualche modo, alla volontà di una entità esterna.
Pare assolutamente necessario richiamare l’attenzione della FIGC sulla assoluta disparità di trattamento che viene riservata ai tifosi di calcio rispetto ad ogni altra categoria di “spettatore” e sulla necessità di intervenire in questa direzione.
Articolo 6
La FIGC riconosce alla FISSC rappresentanza e cura degli interessi delle proprie articolazioni periferiche che organizzano le tifoserie delle squadre di calcio, in particolare professionistiche.
A tal riguardo la FIGC riconosce alla FISSC il ruolo di promuovere e presentare nelle sedi istituzionali federali ogni proposta che possa comunque contribuire alla attuazione delle finalità riportate nella Premessa e negli articoli di cui sopra.
Pare necessario esprimere già in sede di protocollo d’intesa la necessità di un riconoscimento paritario della FISSC da parte della FIGC. E’ inoltre necessario che la stessa FISSC sia riconosciuta non soltanto nel molto limitato contesto di questo protocollo, ma per tutto quanto concerne le problematiche dei tifosi in senso più ampio.
Articolo 7
Anche al fine di aggiornare, rivedere e migliorare le forme ed i contenuti di collaborazione per le finalità di cui agli articoli precedenti le parti si incontreranno almeno due volte l’anno. La FIGC si riserva, in occasioni di particolare urgenza, la facoltà di convocare la FISSC per assumere le conseguenti necessarie iniziative in merito.
Infine, anche in sede di aggiornamento o revisione, è necessario che la pari dignità dei due soggetti sia tutelata, pertanto il diritto di convocazione va attribuito ad entrambi i soggetti e le iniziative da porre in essere in caso di urgenza devono essere oggetto di confronto tra le parti e concordate, non “assunte” come indicato nel testo dell’articolo.
Etichette:
Documenti