Come richiesto da Federsupporter ( cfr. lettera del 5 settembre scorso, consultabile su www.federsupporter.it), si è tenuto oggi, 15 settembre, un incontro con l’Osservatorio, convocato da quest’ultimo, che fa seguito a quello del 18 agosto ( cfr. relativo comunicato del 22 agosto sempre su www.federsupporter.it).
In particolare, l’incontro odierno ha avuto ad oggetto l’esame della situazione in merito alla tessera del tifoso, alla luce di quanto emerso nell’incontro del 18 agosto e della Determinazione n. 30/2011 dell’Osservatorio del successivo 1 settembre, con la quale quest’ultimo ha deciso non esserci “ le condizioni per procedere al rilascio di abbonamenti ovvero altre facilitazioni in difformità di quanto stabilito nel protocollo d’intesa siglato il 21 giugno scorso” .
Nell’incontro odierno l’Osservatorio ha spiegato che tale decisione deve essere essenzialmente attribuita al fatto che non tutte le società di calcio di Serie A, B e Pro risultano collegate all’apposito sistema informatico di verifica dell’inesistenza/esistenza di motivi ostativi all’ accesso agli stadi, così come previsto dal citato protocollo d’intesa del 21 giugno scorso stipulato tra Ministero dell’Interno, CONI, FIGC, Leghe di Serie A, B e Pro.
Pertanto, la soluzione prospettata nell’incontro del 18 agosto u.s.: vale a dire la possibilità di vendere a chi sia sfornito della tessera del tifoso carnet di biglietti per le gare casalinghe, caricati elettronicamente su apposita card, previa verifica in tempo reale, mediante collegamento con il suddetto sistema informatico, dell’assenza di motivi ostativi all’ accesso agli stadi, non può, allo stato, essere garantita in condizioni di parità di trattamento per i tifosi di tutte le società di calcio.
A queste difficoltà organizzative si deve aggiungere che non poche società sembrerebbero, in realtà, poco propense ad adottare la soluzione di cui trattasi, in quanto essa non consentirebbe più lo sfruttamento commerciale insito nel fatto che la tessera del tifoso incorpora o è incorporata in una carta di credito ricaricabile che comporta, per le stesse società e per altre imprese coinvolte nell’emissione della carta, notevoli vantaggi economici.
E’ stata, peraltro, ribadita la volontà e la disponibilità dell’Osservatorio di individuare e valutare ogni possibile soluzione che faciliti ai tifosi la possibilità di assistere alle gare della propria squadra, fermo restando il rispetto dei principi che stanno alla base della tessera e, cioè, lo scopo di evitare che possano accedere agli impianti sportivi soggetti che si siano resi autori di fatti e/o comportamenti violenti in occasione di manifestazioni sportive.
Scopo, questo, che costituisce l’unica ed esclusiva finalità della tessera che, quindi, nulla ha a che vedere con finalità commerciali ad essa estranee e che non può essere strumentalizzata dalle società per tali estranee finalità.
Federsupporter, per parte sua, in coerenza con l’espressa e riaffermata volontà e disponibilità di cui sopra dell’Osservatorio, ha auspicato ed auspica che l’Osservatorio stesso, almeno nell’immediato ed a titolo sperimentale, consenta la vendita, a chi sia sprovvisto della tessera del tifoso, di carnet di un numero limitato di biglietti cartacei per assistere alle gare casalinghe di quelle società che, collegate con l’apposito sistema informatico, siano in grado di verificare, all’atto dell’emissione e della vendita del carnet, che l’acquirente non sia incorso in uno dei motivi ostativi all’ accesso allo stadio.
Questa soluzione rappresenterebbe un primo passo ed un primo gesto di buona volontà nei confronti delle legittime esigenze dei tifosi e potrebbe facilitare, nel prosieguo, l’adozione di soluzioni più avanzate, fino al punto di fare in modo che l’abbonamento coincida con la tessera del tifoso, avendone le stesse finalità e caratteristiche e in modo che il titolare dell’abbonamento possa così acquistare biglietti per seguire la propria squadra in trasferta.
Secondo Federsupporter non è questo il momento di rigide e sterili contrapposizioni e prese di posizioni, bensì il momento di ricercare e trovare, con pazienza, spirito di collaborazione e pragmatismo reciproci, soluzioni che, pur non del tutto soddisfacenti, vadano, però, nella direzione giusta e proseguano nel percorso di progressivo avvicinamento alle esigenze dei sostenitori, evitandosi che la tessera del tifoso, da strumento di sicurezza, diventi un insanabile problema di carattere ideologico e politico e venga strumentalizzata surrettiziamente come mezzo di prevalente perseguimento di finalità commerciali.
Resta ferma, in ogni caso, la volontà di Federsupporter, come ribadita nell’incontro odierno, di perseguire, nei modi e nelle sedi opportune, quelle società che rifiutassero di rilasciare la tessera del tifoso o eventuali titoli equipollenti al richiedente che volesse solo tale tessera o titolo e non anche una carta di credito ricaricabile, incorporata o che incorpori la tessera o il titolo stessi.
Federsupporter,infine, ha preso e prende atto, con soddisfazione, dell’espressa e dichiarata volontà dell’Osservatorio di, nella sua qualità di Organo consulenziale del Ministro dell’Interno, richiamare l’attenzione sul fatto che si renda ormai necessario, in sede legislativa, apportare alcune modifiche e integrazioni alla vigente disciplina in materia di divieto di accesso ad impianti sportivi, eliminandosi da tale disciplina alcune evidenti illogicità ed iniquità.
Da quello che capiamo leggendo il comunicato di oggi di Federsupporter, sono le società stesse che non stanno facendo molto per tutare i tifosi (o clienti ormai)... Sperando che queste aprano un pò gli occhi, sembra però essere arrivata una soluzione per i non tesserati, alle partite casalinghe, sempre che le società li vogliano... rimangono un pò di buchi 'scoperti', come quel riferimento alla tessera per questioni legali : passi che non li possano vendere ai diffidati con diffida in corso, ma si spera che a quelli che hanno già dato non si debba attendere i 5 anni, come da tessera previsto...
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