
Tifosi ai domiciliari dopo un mese di cella. «Effetto deterrente raggiunto». Processo a dicembre
VERONA - Affollata come tutt’altro che spesso accade, l’aula del Tribunale collegiale ha dovuto pazientare per quasi una quarantina di minuti prima che il giudice Sandro Sperandio scandisse una notizia che già nelle ultime ore era nell’aria: tutti e tre gli ultrà dell’Hellas che si trovavano ancora costretti a restare rinchiusi dietro le sbarre del carcere di Montorio dal famigerato dopo-partita tra la squadra di casa e la Nocerina datato 22 ottobre scorso, hanno potuto uscire dalla cella grazie alla concessione degli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni. E’ stato alle 10.52 (questo l’orario che compare nero su bianco nel verbale d’udienza) che Nicolò Banterla (classe ’91, di Affi, rappresentato dagli avvocati di fiducia Beniamino Zermini e Federico Lugoboni), Antonio Drago di Vigasio (classe ’81, legale di fiducia Mirko Zambaldo) e Luca Martinatti (classe ’83, di Pescantina, difeso dai legali Giuseppe Trimeloni e Giovanni Adami) hanno ottenuto la scarcerazione andando a raggiungere ai domiciliari il coimputato Marco Marchesini (classe ’83, residente a Negrar, difensori Paolo Tacchi Venturi e Renzo Segala), a cui gli «arresti in casa» erano già stati dati due giorni prima su decisione del giudice per le indagini preliminari Laura Donati.
Corriere della Sera, 17 novembre
VERONA - Affollata come tutt’altro che spesso accade, l’aula del Tribunale collegiale ha dovuto pazientare per quasi una quarantina di minuti prima che il giudice Sandro Sperandio scandisse una notizia che già nelle ultime ore era nell’aria: tutti e tre gli ultrà dell’Hellas che si trovavano ancora costretti a restare rinchiusi dietro le sbarre del carcere di Montorio dal famigerato dopo-partita tra la squadra di casa e la Nocerina datato 22 ottobre scorso, hanno potuto uscire dalla cella grazie alla concessione degli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni. E’ stato alle 10.52 (questo l’orario che compare nero su bianco nel verbale d’udienza) che Nicolò Banterla (classe ’91, di Affi, rappresentato dagli avvocati di fiducia Beniamino Zermini e Federico Lugoboni), Antonio Drago di Vigasio (classe ’81, legale di fiducia Mirko Zambaldo) e Luca Martinatti (classe ’83, di Pescantina, difeso dai legali Giuseppe Trimeloni e Giovanni Adami) hanno ottenuto la scarcerazione andando a raggiungere ai domiciliari il coimputato Marco Marchesini (classe ’83, residente a Negrar, difensori Paolo Tacchi Venturi e Renzo Segala), a cui gli «arresti in casa» erano già stati dati due giorni prima su decisione del giudice per le indagini preliminari Laura Donati.
Corriere della Sera, 17 novembre
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