Vorrei sentire la tua voce gridare, tentare, sbagliare…

“Era un ragazzo di così buona famiglia”, si sente dire con sottofondo di campane a morto. A volte anche dalla famiglie migliori vengono fuori individui legati indissolubilmente a un’idea, per la quale sono pronti a gridare, tentare e sbagliare a prescindere. Le famiglie migliori, anzi, sono proprio quelle che pompano nel cuore della nostra società, svuotata e rassegnata, i loro figli cresciuti così. In ogni ambito, i gendarmi del quieto vivere allungano sempre più i tentacoli della repressione. La curva Maratona conta ormai decine di diffidati per motivi (motivi?) incomprensibili, al di là di ogni logica e giustizia: ce n’è per chi ha cercato di afferrare la maglietta di un giocatore a fine partita, per chi ha acceso una torcia lontanissimo dallo stadio, per chi si è attardato a fare quattro chiacchere tra i tornelli e gli ingressi, per chi è stato “visto” in una zona dove non avrebbe dovuto essere (tanto, 50 metri più in qua o più in là significano solo due anni di firma ogni domenica). Il continuo inasprimento delle leggi sulla violenza nel calcio ha appiattito ogni differenza tra ultras e semplice tifoso. L’Athletic Daspo granata è formato da ultras che orgogliosamente rivendicano le loro azioni e le loro turbolenze, ma anche da una notevole quantità di tifosi che – da un giorno all’altro – si è trovata sbattuta in un labirinto di denunce, interrogatori, avvocati, aule di tribunale. La fede comune di tutte queste persone è il Toro; la famiglia comune di tutte queste persone è la Maratona.
…Non sopporto più di vederti morire ogni giorno, innocuo e banale
Dopo il pathos mediatico scatenato per la notizia sulla illegittimità della Tessera del Tifoso, si vive il solito caos che contraddistinugue il nostro paese e in particolare la sua 'fumosa' classe politica.
Quello che sembra venir fuori è un quadro ridicolo, con una tessera che potrebbe essere in parte invalidata dal Tar del Lazio (giudizio vincolato da quello del Consiglio di Stato), almeno per gli aspetti economici della vicenda : verosimilmente potrebbe accadere che le tessere legate ad un conto bancario vengano annullate.
Discorso diverso invece sull'obbligatorietà della tessera per le trasferte : siamo sicuri che qualora cadesse, l'Osservatorio riprenderebbe la pantomima del divieto di trasferte pericolose (tipo Sampdoria-Parma, con tifoserie gemellate da anni, o Portogruaro-Torino). E nel frattempo, visto che il giudizio arriverebbe a primavera, un bel corso di taglio e cucito di circolari ministeriali per evitare che l'abbonamento sia aperto ai non tesserati. C'è da dire che comunque è un risultato importante dal punto di vista legale ed economico, nella speranza che Abete e Soci tirino fuori un pò di soldi verso chi hanno fatto tesserare 'illegittimamente'. Ma per il resto l'orizzonte rimane oscuro : con il giudizio del Tar del Lazio vedremo che piega legale prenderà l'ennesima assurda storia italiana... A voi commenti di autorità , politici, tifosi e sportivi...

Anna Maria Cancellieri, ministro degli interni, ha parlato della senteza del Consiglio di Stato. Queste le sue parole:

"Grande rispetto, sempre, per le sentenze. Adesso leggeremo la decisione del Consiglio di Stato e poi daremo le nostre risposte -spiega la titolare del Viminale- vedremo presto cosa fare".

Ha detto la sua anche l'avvocato Contucci, da sempre vicino al mondo Ultras, sulla questione relativa alla sentenza del Consiglio di Stato sulla tessera del tifoso:
"E' una vittoria da parte dei tifosi e del Codacons La Tessera del tifoso è stata concepita come un contratto di natura economica da far sottoscrivere ai tifosi.

Ed hanno fatto bene tutti quelli che hanno aspettato, evitando di aderire. Purtroppo 700mila tifosi non hanno voluto credere in questa battaglia. Ora bisogna attendere la sentenza del TAR che, secondo me, arriverà in primavera. Le tessere attuali potrebbero essere annullate e le future svincolate dalla modalità carta di credito. Ora il prossimo step sarà quello dell'art. 9 che impedisce di entrare allo stadio a coloro i quali hanno già scontato condanne".

Queste sono le parole di Giancarlo Abete, presidente della Figc, in risposta alla sentenza del Consiglio di Stato sulla tessera del tifoso:

"Dobbiamo approfondire i contenuti e capire se l'illegittimità è collegata ad aspetta specifici. La tessera come uso primario serve per garantire sicurezza e tutelare la fruibilità dello stadio. Quanto a questo provvedimento dobbiamo approfondirlo". Anche il presidente del Coni, Gianni Petrucci, in merito alla decisione si è limitato a dire "ne prendo atto".

Ha parlato anche il Segretario del Partito Radicale, Mario Staderini.
"Questo è l'esempio di come in Italia, spesso sia proprio il calcio a dare l'esempio. A differenza di quello che diceva Maroni, il castello di carte sta cadendo. La tessera del tifoso è e rimane una carta di credito imposta dal Ministero dell'Interno e i tifosi se sono accorti immediatamente. La verità è che tutte queste decisioni di emergenza hanno il solo risultato di allontanare le persone dallo stadio"

Nell'attesa che il Tar si esprima, cosa accadrà?

"Quello che accade sempre in Italia: ci saranno quelli che a parole prenderanno le distanze dal predecessore Maroni, la Lega minaccerà ricorsi, ma effettivamente non cambierà nulla. Sono certo che la tessera del tifoso resterà in vigore fino alla sentenza del Tar, a meno che i club non si schierino. Devono alzare la testa. L'unico per ora ad esporsi è stato Maurizio Zamparini che ha parlato apertamente di ricatto"

Questa iniziativa è partita dal Ministero dell'Interno, che oggi ha una nuova guida. Ora un segnale diverso potrebbe arrivare proprio dal Viminale?

"Penso che al Governo non gliene importi nulla di questa iniziativa. E non credo che Anna Maria Cancellieri, un prefetto, possa smentire il lavoro di chi c'è stato prima di lei"

Anna Maria Cancellieri è la mamma di Piergiorgio Peluso, dirigente di Unciredit...

"E' incredibile come in Italia sia tutto un conflitto di interessi, ma ripeto, a mio avviso la politica non farà nulla"


"La decisione del Consiglio di Stato di dichiarare la tessera del tifoso illegittima non avrà conseguenze giuridiche immediate, bisognerà attendere la decisione del Tar che è però vincolata dal parere di oggi". Paolo Cento affronta così la questione sulla bocciatura di oggi della tessera che limita le trasferte dei tifosi al seguito della propria squadra. "Il primo elemento certo è che il Consiglio di Stato rimanda al Tar la decisione sulla illegittima. Ora il Ministero degli Interni e l'Osservatorio per non fare brutta figura dovranno prevenire la decisione del Tar con una decisione che vada nella direzione intrapresa dal Consiglio di Stato".

Entra poi nella questione tecnica della tessera ricordando i vari passaggi della norma, l'impatto e la ricezione sul calcio italiano:

"La tessera del tifoso è una norma amministrativa, non è mai stata approvata in Parlamento come legge. Come sappiamo sono sindacabili le leggi, che devono essere costituzionali, figuriamoci le norme amministrative del Governo che devono essere giuridicamente approvate. Questa decisione fa giustizia di tutti gli addetti ai lavori, tesserati e tifosi che in questi anni hanno combattuto per una libertà individuale imprescindibile. La libertà individuale, il punto critico sulla schedatura sollevata anche da Daniele De Rossi, e sulla discriminazione ovvero la condanna aggiuntiva che impediva l'accesso alla tessera a persone con precedenti come il daspo, già scontati ma non per questo in diritto di avere lo stesso servizio di altri. Inoltre c'è il problema della concorrenza. L'Istituto Bancario che si aggiudica la "grande partita della tessera del tifoso" ha fatto bingo. Anche in questo aspetto commerciale non c'è la possibilità di scelta per la gente, ma una costrizione e unica via per accesso alla tessera".


Le parole dell'On. Stefano Pedica:

E' una buona notizia quella di oggi?

Ogni tanto, per fortuna, vengono ascoltate anche le interrgoazioni parlamentarti. Noi pensiamo che la Tessera del Tifoso sia un atto improprio e abbiamo denunciato anche il fatto che essa venga legata, per esempio, alle azioni finanziarie dei singoli cittadini.

Che cosa accadrà ora?

Si dovranno rivedere tutte le situazioni interne che hanno portato alla creazione della Tessera. Ho inviato già una lettera al Coni in cui parlo di sicurezza degli stadi perché ci sono molte differenze tra città e città. I soliti noti purtroppo si conoscono e agiscono sempre indisturbati.

E' casuale che questa sentenza arrivi adesso?

Politicamente può essere vista come una vera e propria libertà di un ministro che forse ha un'idea diversa di calcio. Il precedente ministro voleva fare del business ma fortunamente la Consulta ha deciso in modo diverso.

Per chi ha già sottoscritto la Tessera cosa cambierà?

Dobbiamo prima leggere la decisione della Consulta e dopodiché faremo una richiesta di rimborso per chi ha sottoscritto la Tessera. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane.

Le parole dell'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni, in riferimento alla pronuncia del Consiglio di Stato sulla tessera del tifoso: «La legittimità della tessera del tifoso -dice Maroni- non viene messa in discussione» dalla pronuncia del Consiglio di Stato «e quindi mi auguro che il governo confermi uno strumento che, al di là degli aspetti commerciali che sono gestiti direttamente dalle società, si è rivelato efficace» per arginare il fenomeno della violenza negli stadi.
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