Vorrei sentire la tua voce gridare, tentare, sbagliare…

“Era un ragazzo di così buona famiglia”, si sente dire con sottofondo di campane a morto. A volte anche dalla famiglie migliori vengono fuori individui legati indissolubilmente a un’idea, per la quale sono pronti a gridare, tentare e sbagliare a prescindere. Le famiglie migliori, anzi, sono proprio quelle che pompano nel cuore della nostra società, svuotata e rassegnata, i loro figli cresciuti così. In ogni ambito, i gendarmi del quieto vivere allungano sempre più i tentacoli della repressione. La curva Maratona conta ormai decine di diffidati per motivi (motivi?) incomprensibili, al di là di ogni logica e giustizia: ce n’è per chi ha cercato di afferrare la maglietta di un giocatore a fine partita, per chi ha acceso una torcia lontanissimo dallo stadio, per chi si è attardato a fare quattro chiacchere tra i tornelli e gli ingressi, per chi è stato “visto” in una zona dove non avrebbe dovuto essere (tanto, 50 metri più in qua o più in là significano solo due anni di firma ogni domenica). Il continuo inasprimento delle leggi sulla violenza nel calcio ha appiattito ogni differenza tra ultras e semplice tifoso. L’Athletic Daspo granata è formato da ultras che orgogliosamente rivendicano le loro azioni e le loro turbolenze, ma anche da una notevole quantità di tifosi che – da un giorno all’altro – si è trovata sbattuta in un labirinto di denunce, interrogatori, avvocati, aule di tribunale. La fede comune di tutte queste persone è il Toro; la famiglia comune di tutte queste persone è la Maratona.
…Non sopporto più di vederti morire ogni giorno, innocuo e banale

Il derby si avvicina. Le due curve preparano cori e coreografie. Diavolo contro Biscione, bauscia contro casciavìt . Oltre ai tanti delusi che non riusciranno a varcare il tornello, c' è anche un profilo di tifoso rossonero che, pur avendo pagato, non potrà sedersi al suo posto. Quello dell' abbonato in secondo anello verde, curva Nord dello stadio, il settore dedicato agli ultras interisti. Come ogni anno, sarà costretto a errare per il Meazza, sapendo che per la partita più importante, sul suo seggiolino, verrà poggiato l' «infame» cuscinetto rivale, quello nerazzurro. Quando si gioca la stracittadina, infatti, è usanza ormai consueta consentire alle tifoserie organizzate di mantenere il proprio settore anche in trasferta. Niente di nuovo, insomma. Se non fosse che, quest' anno, per i milanisti del secondo anello verde non ci sarà l' abituale «upgrade» al primo o al secondo arancio. Bensì la «retrocessione in piccionaia». Oltre al danno la beffa, al loro posto non ci sarà un semplice tifoso, bensì un ultras. Dei Vikings, dei Boys San, degli Irriducibili, o di altre frange «nemiche». Dalla stagione 2011/2012, infatti, il Milan si è allineato alla politica interista. Così, ora, ogni volta in cui arriverà il derby a San Siro, gli abbonati dei posti riservati agli ultras verranno spediti nel settore ospiti, al terzo anello. Blu se a giocare in casa è l' Inter, verde nel caso del Milan. Gli interessati esprimono «disagio» e «profondo rammarico» in una lettera inviata al Corriere : «Ci avete venduti per quattro soldi» attaccano, lasciando intendere che la società preferisce battere cassa vendendo i posti migliori e lasciando a loro le briciole. «Un gesto inqualificabile nei confronti dei vostri sostenitori più fedeli - concludono -. Già ci fu chi tradì per trenta denari». Dal Milan, la replica è seccata: «Abbiamo specificato fin dall' acquisto dell' abbonamento che quest' anno sarebbe stato così. L' Inter lo fa già da tempo. È una scelta dettata da ragioni logistiche e organizzative. Il terzo verde è infatti vuoto, poiché d' abitudine viene riservato agli ospiti. Inoltre, gli abbonamenti negli altri settori dello stadio non ci consentono di ridistribuire al meglio i sostenitori del secondo verde. Che erano gli stessi - insiste la società - che si lamentavano per gli oggetti scagliati dall' alto dagli interisti, quando li spostavamo in primo verde». Motivazioni che non soddisfano i tifosi (nel settore ci sono anche gruppi organizzati come i Peltasti). Se ne ricorderanno al rinnovo della tessera: «Se rinnovo sarà», minacciano.



Al momento di abbonarsi, e ricevere dalla banca la tessera Cuore rossonero ( foto ), i milanisti del secondo anello verde hanno scoperto della modifica delle condizioni di spostamento in occasione del derby giocato in casa. Una sorpresa. Il posto in questo settore è costato 200 euro dando il diritto alla visione delle 19 partite casalinghe di Serie A e consentendo di esercitare la prelazione per i match di Champions League.

Il Corriere della Sera, 13 gennaio
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