A pochi mesi dalla tessera del tifoso il settimanale dello sport in Campania
è andato alla scoperta di come e perché il nuovo strumento di controllo
cambierà i rapporti degli appassionati con le società di calcio e con le forze
dell’ordine. Attraverso un’intervista choc ad un ultrà del Napoli che ammette:
“Siamo preoccupati, molti di noi sono diffidati e rischiano di non entrare allo
stadio”.
L’inchiesta di Napolissimo, il settimanale dello sport in Campania, sulla
nuova carta del tifoso, parte dal contributo del responsabile commerciale della
Lottomatica Servizi, Roberto Quattrini, che ha illustrato il progetto della
tessera del tifoso realizzato con il Napoli Calcio e tutte le novità che il
nuovo strumento introdurrà nel panorama italiano. “Per il club azzurro sarà un
modo per coinvolgere i propri tifosi in tante iniziative di marketing”. Entro
il 10 luglio il Napoli Calcio si adeguerà alle direttive dell’Osservatorio
varando la prima tessera del tifoso. Sarà una vera e propria fidelity card
obbligatoria per chi va in trasferta, capace di migliorare la relazione tra
club e propri sostenitori.
Napolissimo è andato ad interpellare anche i tifosi organizzati e, attraverso
una intervista ad un ultrà, ha cercato di capire in che modo i gruppi
organizzati recepiranno la tessera del tifoso e come reagiranno alla
introduzione del nuovo strumento di controllo per gli accessi allo stadio.
“Siamo preoccupati – osserva Orlando, nome di fantasia - tra noi ci sono molti
diffidati che difficilmente potranno avere la tessera. Di questo passo, una
larga parte di noi non potrà entrare allo stadio e i gruppi organizzati
rischieranno di uscire ridimensionati nel numero e nello spirito da questo
nuovo strumento. Ma le forze dell’ordine devono capire che i gruppi ultrà sono
conosciuti, e quindi sono dei punti di riferimento importanti contro la
delinquenza. Insomma, oggi noi siamo una specie di garanzia della sicurezza
nelle curve. Se la tessera del tifoso ci fa sparire, che cosa succederà?”.
è andato alla scoperta di come e perché il nuovo strumento di controllo
cambierà i rapporti degli appassionati con le società di calcio e con le forze
dell’ordine. Attraverso un’intervista choc ad un ultrà del Napoli che ammette:
“Siamo preoccupati, molti di noi sono diffidati e rischiano di non entrare allo
stadio”.
L’inchiesta di Napolissimo, il settimanale dello sport in Campania, sulla
nuova carta del tifoso, parte dal contributo del responsabile commerciale della
Lottomatica Servizi, Roberto Quattrini, che ha illustrato il progetto della
tessera del tifoso realizzato con il Napoli Calcio e tutte le novità che il
nuovo strumento introdurrà nel panorama italiano. “Per il club azzurro sarà un
modo per coinvolgere i propri tifosi in tante iniziative di marketing”. Entro
il 10 luglio il Napoli Calcio si adeguerà alle direttive dell’Osservatorio
varando la prima tessera del tifoso. Sarà una vera e propria fidelity card
obbligatoria per chi va in trasferta, capace di migliorare la relazione tra
club e propri sostenitori.
Napolissimo è andato ad interpellare anche i tifosi organizzati e, attraverso
una intervista ad un ultrà, ha cercato di capire in che modo i gruppi
organizzati recepiranno la tessera del tifoso e come reagiranno alla
introduzione del nuovo strumento di controllo per gli accessi allo stadio.
“Siamo preoccupati – osserva Orlando, nome di fantasia - tra noi ci sono molti
diffidati che difficilmente potranno avere la tessera. Di questo passo, una
larga parte di noi non potrà entrare allo stadio e i gruppi organizzati
rischieranno di uscire ridimensionati nel numero e nello spirito da questo
nuovo strumento. Ma le forze dell’ordine devono capire che i gruppi ultrà sono
conosciuti, e quindi sono dei punti di riferimento importanti contro la
delinquenza. Insomma, oggi noi siamo una specie di garanzia della sicurezza
nelle curve. Se la tessera del tifoso ci fa sparire, che cosa succederà?”.
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