Vorrei sentire la tua voce gridare, tentare, sbagliare…

“Era un ragazzo di così buona famiglia”, si sente dire con sottofondo di campane a morto. A volte anche dalla famiglie migliori vengono fuori individui legati indissolubilmente a un’idea, per la quale sono pronti a gridare, tentare e sbagliare a prescindere. Le famiglie migliori, anzi, sono proprio quelle che pompano nel cuore della nostra società, svuotata e rassegnata, i loro figli cresciuti così. In ogni ambito, i gendarmi del quieto vivere allungano sempre più i tentacoli della repressione. La curva Maratona conta ormai decine di diffidati per motivi (motivi?) incomprensibili, al di là di ogni logica e giustizia: ce n’è per chi ha cercato di afferrare la maglietta di un giocatore a fine partita, per chi ha acceso una torcia lontanissimo dallo stadio, per chi si è attardato a fare quattro chiacchere tra i tornelli e gli ingressi, per chi è stato “visto” in una zona dove non avrebbe dovuto essere (tanto, 50 metri più in qua o più in là significano solo due anni di firma ogni domenica). Il continuo inasprimento delle leggi sulla violenza nel calcio ha appiattito ogni differenza tra ultras e semplice tifoso. L’Athletic Daspo granata è formato da ultras che orgogliosamente rivendicano le loro azioni e le loro turbolenze, ma anche da una notevole quantità di tifosi che – da un giorno all’altro – si è trovata sbattuta in un labirinto di denunce, interrogatori, avvocati, aule di tribunale. La fede comune di tutte queste persone è il Toro; la famiglia comune di tutte queste persone è la Maratona.
…Non sopporto più di vederti morire ogni giorno, innocuo e banale
Giunge all'epilogo più amaro il processo per la morte di Gabriele
Sandri, tifoso laziale ucciso l'11 novembre 2007 da un colpo esploso
dall'agente di polizia Luigi Spaccarotella.
Omicidio colposo e condanna a 6 anni, questa la sentenza emessa dal
tribunale di Arezzo, insomma, la stessa tipologia di reato commessa da
chi accidentalmente investe un pedone in macchina perchè un po' troppo
brillo o spericolato.
Bisognerebbe forse spiegare a che scopo si possa aprire il fuoco, ad
altezza d'uomo, verso una vettura con all'interno 5 persone, ma
pensiamo di esserci già dati una valida risposta a riguardo.
La fiducia nella giustizia italiana, in quanto ultras e tifosi, l'abbiamo persa
da un pezzo, per questo quantomeno prendiamo atto dell'averci
risparmiato stravaganti tesi al limite dello scibile umano, come
deviazioni di proiettili causate da calcinacci volanti, reti o
quant'altro.
Oltre ad esprimere tutta la nostra indignazione lanciamo un fragoroso
saluto a Gabriele e stringiamo in un caloroso abbraccio amici e
famigliari.

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