Vorrei sentire la tua voce gridare, tentare, sbagliare…

“Era un ragazzo di così buona famiglia”, si sente dire con sottofondo di campane a morto. A volte anche dalla famiglie migliori vengono fuori individui legati indissolubilmente a un’idea, per la quale sono pronti a gridare, tentare e sbagliare a prescindere. Le famiglie migliori, anzi, sono proprio quelle che pompano nel cuore della nostra società, svuotata e rassegnata, i loro figli cresciuti così. In ogni ambito, i gendarmi del quieto vivere allungano sempre più i tentacoli della repressione. La curva Maratona conta ormai decine di diffidati per motivi (motivi?) incomprensibili, al di là di ogni logica e giustizia: ce n’è per chi ha cercato di afferrare la maglietta di un giocatore a fine partita, per chi ha acceso una torcia lontanissimo dallo stadio, per chi si è attardato a fare quattro chiacchere tra i tornelli e gli ingressi, per chi è stato “visto” in una zona dove non avrebbe dovuto essere (tanto, 50 metri più in qua o più in là significano solo due anni di firma ogni domenica). Il continuo inasprimento delle leggi sulla violenza nel calcio ha appiattito ogni differenza tra ultras e semplice tifoso. L’Athletic Daspo granata è formato da ultras che orgogliosamente rivendicano le loro azioni e le loro turbolenze, ma anche da una notevole quantità di tifosi che – da un giorno all’altro – si è trovata sbattuta in un labirinto di denunce, interrogatori, avvocati, aule di tribunale. La fede comune di tutte queste persone è il Toro; la famiglia comune di tutte queste persone è la Maratona.
…Non sopporto più di vederti morire ogni giorno, innocuo e banale
venerdì 9 settembre 2011 |



A metà luglio scorso la AS Roma spa comunicava di voler vendere ai propri sostenitori, sforniti della tessera del tifoso, carnet di biglietti caricati elettronicamente su una apposita card per poter assistere a partite casalinghe.

Federsupporter il 16 luglio scorso inviava immediatamente una nota all’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, chiedendo che questa opportunità, per evidente rispetto di parità di condizioni e di trattamento, fosse estesa ai tifosi di tutte le altre società.

A seguito di tale intervento, l’Osservatorio, riunitosi in seduta straordinaria il 21 luglio scorso, confermava che, per la stagione sportiva 2011/2012, abbonamenti e biglietti potevano essere venduti solo ai possessori della tessera, fermo restando che l’iniziativa della AS Roma sarebbe stata valutata in prospettiva futura, estensibile, ovviamente, ai tifosi di tutte le altre società.

In un incontro tenutosi il 18 agosto scorso, l’Osservatorio presentava a Federsupporter una bozza di proposta allo stesso Osservatorio da parte di un Gruppo di lavoro, istituito tra il Ministero dell’Interno, il CONI, la FIGC e le Leghe di Serie A,B e Pro, con la quale si sarebbe consentito alle società di vendere a chi fosse sfornito della tessera carnet di biglietti, caricati elettronicamente su apposita card, priva di facilitazioni, valida per la stagione sportiva 2011/2012, utilizzabile per due ricariche del carnet: una per il girone di andata ed una per il girone di ritorno.

Condizioni previste per il rilascio della card erano : presentazione di una fotografia, generalità complete, logo della società emettitrice, periodo di validità, idoneo sistema anti-contraffazione, bar-code, numero progressivo.

Federsupporter con proprio comunicato del 22 agosto scorso condivideva ed apprezzava la bozza di proposta del Gruppo di lavoro e, anzi, chiedeva che la card diventasse, per il futuro,la tessera del tifoso vera e propria.

Quanto sopra considerato, in particolare, che, così come previsto dal Protocollo d’intesa del 21 giugno scorso tra Ministero dell’Interno, CONI, FIGC, Leghe di Serie A,B e Pro, dovendo essere le società sportive collegate ad un apposito sistema informatico di verifica dei motivi ostativi all’accesso agli stadi, vi era ora la possibilità di accertare in tempo reale, all’atto della richiesta di abbonamenti e biglietti, se al richiedente si fossero applicati oppure no tali motivi.

Improvvisamente, sul sito del Ministero dell’Interno, il 1° settembre scorso è comparsa la Determinazione n. 30/2011, adottata, in pari data alle ore 19,15 circa, dall’Osservatorio, con la quale, tenuto conto” delle valutazioni emerse nel corso delle riunioni del gruppo di lavoro,incaricato di individuare ulteriori possibilità di sviluppo nei processi di fidelizzazione nel contesto del programma tessera del tifoso”, si stabilisce cheNon ci sono le condizioni per procedere al rilascio di abbonamenti ovvero altre facilitazioni, in difformità di quanto stabilito nel protocollo d’intesa siglato il 21 giugno scorso

Di fronte a questo improvviso, inaspettato e repentino ripensamento rispetto a quanto prospettato ed illustrato nell’incontro del 18 agosto scorso, Federsupporter il 5 settembre successivo ha inviato all’Osservatorio una lettera di protesta contro tale ripensamento, peraltro motivato in maniera assolutamente generica, chiedendo il ripristino ed il rispetto della proposta del Gruppo di lavoro illustrata nel richiamato incontro del 18 agosto.

Nella lettera è stato, altresì, richiesto un intervento urgente dell’Osservatorio, affinchè a tutte le società di calcio venga intimato di consentire ai tifosi di poter liberamente e volontariamente scegliere tra una tessera che incorpori o sia incorporata in una carta di credito ricaricabile ed una tessera che non incorpori o non sia incorporata in detta carta.

Successivamente, ieri, 7 settembre, si è appreso da notizie di stampa che la AS Roma spa ha deciso che metterà in vendita prossimamente ai propri sostenitori, sforniti di tessera del tifoso, carnet di biglietti, secondo quanto previsto nella proposta del Gruppo di lavoro di cui all’incontro del 18 agosto scorso.

Ciò premesso, Federsupporter condivide questa iniziativa e la sosterrà in tutte le sedi poiché assolutamente coerente con quanto da sempre sostenuto e portato avanti dalla stessa Federsupporter.

Nel contempo, si rivolge a tutte le altre società di calcio l’invito a seguire l’esempio della AS Roma e rivolge l’invito ai tifosi di tali società a fare pressioni su queste ultime affinchè si adeguino prontamente all’iniziativa sopra indicata .

Non sarebbe,infatti, né giustificabile né accettabile una macroscopica disparità di comportamenti, di condizioni e di trattamento nei confronti dei tifosi.

E’, d’altronde, probabile o, comunque, auspicabile che, ove l’esempio in questione fosse seguito e si diffondesse, si possa pervenire più agevolmente al superamento di quanto previsto nella determinazione n. 30/2011 in data 1° settembre scorso dell’Osservatorio.

E’ da sottolineare, infine, che sarebbe del tutto illogico ed illegittimo vietare o limitare nei confronti di società per azioni con fine di lucro, quali sono le società di calcio, di vendere liberamente abbonamenti e/o biglietti, una volta che tale vendita rispetti la condizione dell’accertamento dell’assenza di motivi ostativi alla vendita medesima: finalità questa che è propria ed esclusiva della tessera del tifoso.

Avv. Massimo Rossetti

Federsuppoter, 8 settembre 2011

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