Vorrei sentire la tua voce gridare, tentare, sbagliare…

“Era un ragazzo di così buona famiglia”, si sente dire con sottofondo di campane a morto. A volte anche dalla famiglie migliori vengono fuori individui legati indissolubilmente a un’idea, per la quale sono pronti a gridare, tentare e sbagliare a prescindere. Le famiglie migliori, anzi, sono proprio quelle che pompano nel cuore della nostra società, svuotata e rassegnata, i loro figli cresciuti così. In ogni ambito, i gendarmi del quieto vivere allungano sempre più i tentacoli della repressione. La curva Maratona conta ormai decine di diffidati per motivi (motivi?) incomprensibili, al di là di ogni logica e giustizia: ce n’è per chi ha cercato di afferrare la maglietta di un giocatore a fine partita, per chi ha acceso una torcia lontanissimo dallo stadio, per chi si è attardato a fare quattro chiacchere tra i tornelli e gli ingressi, per chi è stato “visto” in una zona dove non avrebbe dovuto essere (tanto, 50 metri più in qua o più in là significano solo due anni di firma ogni domenica). Il continuo inasprimento delle leggi sulla violenza nel calcio ha appiattito ogni differenza tra ultras e semplice tifoso. L’Athletic Daspo granata è formato da ultras che orgogliosamente rivendicano le loro azioni e le loro turbolenze, ma anche da una notevole quantità di tifosi che – da un giorno all’altro – si è trovata sbattuta in un labirinto di denunce, interrogatori, avvocati, aule di tribunale. La fede comune di tutte queste persone è il Toro; la famiglia comune di tutte queste persone è la Maratona.
…Non sopporto più di vederti morire ogni giorno, innocuo e banale
Eccesso di euforia o più semplicemente atti di vandalismo, solo così è possibile spiegare la notte di guerriglia urbana che si è svolta all'interno dell'aeroporto di Capodichino. Protagonisti un gruppo di ultras del Napoli che attendevano il rientro della squadra vittoriosa nella trasferta a Milano con l'Inter. Il bilancio parla di porte a vetri sfondate, banchi del check in divelti e anche corse coi motorini nello scalo.
Tra le 0.30 e le 01.00 circa 500 tifosi hanno raggiunto l'aeroporto posizionandosi davanti a tutte le uscite per intercettare il pullmann con i giocatori. Gruppi di teppisti, sono entrati a bordo di ciclomotori all'interno dell'aerostazione, sfondando una porta a vetri scorrevole, danneggiando alcuni banchi del check-in e rompendo una vetrina del "Blue Bar", al piano della terra.

Il personale della Gesac, che gestisce l' aeroporto, sta ancora facendo l'inventario completo dei danni. Nel tentativo di fermare i teppisti, che stavano forzando una porta a vetri, un ispettore dell'Ufficio prevenzione generale della Questura è rimasto lievemente contuso.

Si sono resi necessari i rinforzi di alcune volanti che sono intervenute insieme a Guardia di Finanza e carabinieri per fermare la barbara orda. L'arrivo massiccio dei tifosi a Capodichino per festeggiare la squadra era stato annunciato dalle dirette Tv nel post-partita Inter-Napoli. Il pullmann con i giocatori del Napoli ha lasciato l'aeroporto alle 3.30 e si è diretto a Castel Volturno.

TGCOM, 2 ottobre
Etichette:
Visit the Site
Athletic Daspo (A.D.) 2009, athleticdaspo@gmail.com; Tutto il materiale inserito è liberamente distribuibile se non modificato e se gentilmente citata la fonte.